Per una Chiesa in uscita e vista la ricorrenza liturgica di San Pietro d'Alcantara, mercoledì 19 ottobre celebreremo la Santa Messa parrocchiale delle 18,30 dalle Suore francescane alcantarine che ci offriranno per quell'occasione la loro accoglienza.

Dall’8 all’11 settembre si è svolto il pellegrinaggio della nostra Parrocchia a Lourdes. L’organizzazione è stata affidata all'Opera Romana Pellegrinaggi, sotto l’attenta guida di Aldo, che ringraziamo per averci assistito, con premurosa attenzione, durante tutto il percorso.

All’alba dell’ 8 settembre, giorno della partenza e festa della Natività di Maria, ci siamo ritrovati tutti a Ciampino in attesa del volo che ci ha condotto alla nostra meta. Giunti in albergo, dopo una breve pausa ed il pranzo, siamo finalmente arrivati al Santuario e visitato la Basilica di Nostra Signora del Rosario.

Ci siamo poi recati alla Basilica dell’ Immacolata Concezione, cui si accede tramite due scalinate - sotto le quali è posto l'ingresso alla cripta - che si congiungono sul sagrato, dal quale si gode della splendida vista sull'esplanade. Durante il cammino ci siamo raccolti in preghiera e abbiamo recitato il Santo Rosario per meglio prepararci alla Santa Messa, celebrata alle 18,00 dal nostro Parroco Don Francesco, insieme a Don Alessio e Don Bosco. Terminata la funzione, dopo aver visitato la grotta di Massabielle, siamo tornati in albergo per la cena.

Il programma della seconda giornata ha previsto alle ore 9,00 la celebrazione della Santa Messa alla Cripta, che si trova tra la Basilica Superiore e la Basilica del Rosario. Percorrendo il lungo corridoio si possono  notare le pareti totalmente rivestite da ex-voto provenienti da ogni parte del mondo a testimonianza delle molteplici grazie ottenute per intercessione della Vergine Maria.

Prima di uscire dalla Cripta abbiamo visitato le reliquie di Santa Bernardette e il clima di raccoglimento ci ha accompagnato durante tutta la Via Crucis. Per quest’ultima sono stati previsti due percorsi differenti, per consentire a tutti di partecipare.

Don Francesco ha guidato il gruppo verso la montagna chiamata Espelugues, dove si trova la via di pellegrinaggio dei miracoli, che rappresentano le 14 stazioni di Cristo scandite da sculture dorate. Il percorso completo ha una lunghezza di circa 1.500 metri, il terreno a tratti si presenta impervio e, indubbiamente, percorrere la salita raccolti in preghiera, attraversando le varie stazioni in cui si trovano statue a grandezza naturale, permette di immedesimarsi nella Passione di Nostro Signore.

Altrettanto emozionante è stata la Via Crucis che si è svolta in pianura, condotta da Don Alessio, che ha poi proseguito con il gruppo verso le piscine, ormai chiuse, in cui però si ripetono gli stessi gesti che la Madonna ha fatto fare a Bernadette in una delle sue apparizioni: si lavano le mani con l’acqua benedetta, poi si lava il viso e infine si beve l’acqua.

Nel pomeriggio abbiamo recitato il Rosario nella grotta ed è stato un altro momento significativo, così come tutti gli appuntamenti del giorno successivo: la Santa Messa alle ore 7,30, sempre alla grotta, le Confessioni, la Processione Eucaristica che si è conclusa con l’ Adorazione nella Basilica Internazionale e  la Processione aux flambeaux alle ore 21,00, in cui Don Bosco ha recitato nella sua lingua parte del Rosario.

Momenti suggestivi e indescrivibili perché il viaggio a Lourdes bisogna viverlo! E’ un viaggio fatto di gioia, di condivisione, di sorrisi e lacrime, di speranza e solidarietà. Non ci sono barriere e non c’è età. Colpisce la numerosa presenza dei giovani e questo fa sperare in un futuro migliore.

Se si osserva dal sagrato della basilica dell’ Immacolata Concezione il flusso di pellegrini che attraversano in processione l’esplanade, non si può non pensare al messaggio della tredicesima apparizione della Vergine Maria  che si rivolge a Bernardette dicendo: “andate a dire ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e che ci si venga in processione.

Ringraziamo il nostro parroco e guida spirituale Don Francesco, che ci ha accompagnato all’ascolto e alla riflessione con le sue incisive omelie; grazie a Don Alessio e Don Bosco per il supporto e la vicinanza a tutto il gruppo.

di Carla e Laura Bertasi

Festa-di-San-Tarcisio-2022-ringraziamenti

Una rappresentanza della nostra comunità parrocchiale di San Tarcisio ha compiuto il 2 giugno 2022 un pellegrinaggio sulle tracce di San Francesco d'Assisi nella Valle Reatina. Guidati dal parroco, Don Francesco, il gruppo ha visitato Greccio, Fonte Colombo e Santa Maria della Foresta. Il pellegrinaggio ha inizio a Greccio, con la celebrazione Eucaristica per poi proseguire le visite guidate nei luoghi più significativi che hanno ospitato S. Francesco nella sua missione terrena. L'itinerario scelto non è stato casuale ma le varie tappe hanno costituito un reale percorso di crescita e riscoperta spirituale.

A Greccio, luogo dove è stata celebrata, nella cavità di una grotta, la Notte di Natale dell'anno 1223, il gruppo ha contemplato il ricordo di un Dio che si è fatto uomo e continua a vivere in ciascuno di noi. Fonte Colombo, luogo che ricorda la stesura della Regola dei Frati Minori da parte di S. Francesco, ci ricorda che il Vangelo è verità e la Parola anima e guida le nostre scelte di vita.

A Santa Maria della Foresta, abbiamo potuto apprezzare il dono della fraternità. S. Francesco benché ricercasse la solitudine e la tranquillità, non ha mai mancato di vivere insieme ad altri fratelli perché più forte è il legame con Cristo e ancora più forte è la propensione a uscire da se stessi andando incontro al fratello. Il rapporto personale con il Signore apre imprescindibilmente al rapporto con gli altri. Particolarmente toccante è stato l'ascolto dell'esperienza di fraternità vissuta tra i membri della Comunità "La Foresta".

Non sono mancati momenti di convivialità che hanno allietato la giornata rendendola particolarmente bella e gioiosa.
Alla prossima!

Auguri di Natale alla comunità parrocchiale di San Tarcisio Martire in Quarto Miglio

Francesco va, e ripara la mia casa (FF 1411)

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, sono don Francesco, il nuovo parroco della parrocchia di San Tarcisio, sono passati pochi mesi da quando ho iniziato con l’aiuto di Dio questa nuova missione, nella quale ho potuto fare esperienza dell’accoglienza e dell’attenzione di Dio nelle persone incontrate nel servizio svolto in questi primi mesi. 

Ogni tempo di Avvento e di Natale è sempre nuovo, ma questo ha portato a me e a voi tante novità nella vita parrocchiale di Quarto Miglio: la prima fra tutte il dono di un nuovo presbiterio, non solo con un nuovo parroco, ma con la grazia di un nuovo futuro viceparroco don Alessio che per adesso è Diacono, ma per Grazia di Dio sarà ordinato sacerdote nel maggio del prossimo anno; da poco si è aggiunto un altro aiuto per la vita pastorale della parrocchia con l’arrivo dall’India del sacerdote studente don Bosco, il cui nome già dice tutto e promette bene! Tra le tante novità con le quali il Signore ci ha visitato, ci visita e ci visiterà c’è il nuovo Diacono Permanente don Marco Campanelli, che ha risposto all’Ecco di Dio con il suo personale Eccomi! Il Signore Gesù viene e continua a visitarci nella presenza del sacerdote studente Don Giuseppe e del sacerdote ospite don Cristoforo, i quali continuano con i loro impegni di studio e ecclesiali delle proprie diocesi di appartenenza, a dare un valido supporto alla vita comunitaria parrocchiale. 

La visita di Dio con il Natale del proprio Figlio Gesù, vuole toccare il nostro cuore, che è la prima casa che va custodita e riparata per accogliere nel miglior modo Dio che viene: proprio sull’esempio di San Francesco d’Assisi, che ricevette da Dio l’invito a riparare la Sua Casa, vogliamo prenderci cura della Casa che Dio ci ha donato, a partire dalla nostra vita personale e familiare affinché tutto questo si estenda ad una vita comunitaria parrocchiale. Infatti siamo partiti rimettendo al centro la preghiera, la nostra relazione con Dio, senza la quale non possiamo fare nulla e tutto quello che facciamo è nulla senza la relazione con Dio nella preghiera. Per rimettere al centro la preghiera dobbiamo ripensare la nostra vita, spostare quelle cose che consideriamo utili e indispensabili per fare spazio all’essenziale, a Colui che può dare senso e speranza a tutto ciò che viviamo nel bene e nel male nella nostra vita. 

Nella vita di fede ogni volta che diciamo a noi stessi di non avere tempo, non stiamo trovando spazio per Gesù nella nostra vita, non perché la casa della nostra vita è piena, ma perché le cose sono sistemate male. Infatti per accogliere Gesù che viene è necessario riordinare la nostra vita alla Luce della Parola di Dio per capire cosa c’è da buttare e cosa da tenere rimettendole al giusto posto, in questo modo scopriamo non solo che c’è spazio per essere cristiani, ma che abbiamo sprecato tante occasioni per partecipare alla vita di fede! 

La difficoltà più grande è capire cosa togliere, per non diventare accumulatori seriali umanamente e spiritualmente, e ridare il giusto posto alle cose e alle persone nella nostra vita. Per questo abbiamo bisogno della relazione con Dio, nell’ascolto della Sua Parola, in parrocchia e nelle nostre case, nei sacramenti in modo particolare nella Confessione per capire cosa togliere e ridare il giusto posto alle cose e alle persone nella nostra vita. 

Non basta solo fare spazio o avere tempo, ma mettere al centro di questo spazio e del nostro tempo Gesù, Colui che viene per ridare senso a tutto ciò che viviamo e stiamo vivendo, Colui che non vuole essere solo un abitante tra i tanti della nostra vita, non vuole essere incastrato tra le tante cose che abbiamo da fare, ma vuole essere in tutto ciò che facciamo, perché Gesù non è un di più, ma è Colui per il quale noi siamo Figli di Dio! 

Con queste parole voglio esortarti insieme ai sacerdoti della parrocchia a non vivere questo tempo come il solito Natale, ma a viverlo come se fosse unico, senza doverne aspettare un altro, vivendolo non come un precetto da assolvere, ma come un’occasione per testimoniare il nostro essere cristiani! Voglio chiedervi di donare questi auguri di Natale non solo ai vicini, ma soprattutto a chi non sentite da tanto tempo, a chi non è nei vostri pensieri, a chi aspetta una vostra chiamata, a chi è lontano dalla vostra vita per diverse circostanze, perché gli auguri di Natale che ci scambiamo non rimangano a noi, ma siano l’opportunità per arrivare a qualcun altro permettendo a Gesù che viene, di accorciare a piccoli passi quelle distanze che la vita ha creato nel nostro cuore e nelle nostre relazioni umane e spirituali. 

Auguri di Buon Natale dai vostri sacerdoti don Francesco, don Giuseppe, don Cristoforo e don Bosco, dal diacono don Alessio e dal diacono permanente don Marco.   

Roma 25 dicembre 2021 

🙏🏻 Avvento Qualcuno viene, è una presenza tra noi. Noi cristiani non condividiamo spazi, ma condividiamo tempi perché è il tempo che scegliamo a dare un valore aggiunto alla nostra vita. Non sono gli spazi dove stai a fare di te una persona realizzata o felice, ma come hai vissuto il tempo della tua vita e con chi. Ancora, oggi tu lo vedi: non sono gli spazi ristretti a garantirci più o meno vita, ma sono i tempi che stiamo vivendo (in negativo) a crearci ansia. Il Signore Gesù educa noi cristiani a consacrare un tempo (e non un luogo): un tempo anzitutto per noi, perché ne abbiamo bisogno, ma non un tempo "solo per noi" perché ci renderebbe asfittici, abbiamo bisogno di un tempo con Lui, perché lo consacri. Un tempo consacrato, che ci apra una prospettiva di vita nuova. Ricordati di santificare il tempo. Oggi, se vuoi, è un giorno in cui rimettersi in cammino.

Don Francesco

Alzarsi. Camminare con fede.

Buon inizio avvento!

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